Ciao, mi presento, mi chiamo Luce di Stelle, sono una bimba di neanche due anni e già sto vivendo la storia più bella della mia vita!
Sono nata nella testa della mia mamma almeno vent’anni prima che lei con il mio papà mi concepissero; all’epoca vagavo anche nei pensieri del babbo ma lui ancora non lo sapeva.
La mia mamma era tanto giovane quando l’avevo avvistata da lassù, era piena di progetti, di belle aspettative e di volontà da vendere per fare ciò che più di tutto la entusiasmava: il suo lavoro.
Il mio papà era già papà di mio fratello, ma con un altra mamma. Io già sapevo che il pezzetto di strada che alla mia Anima mancava l’avrei trovata con loro due, ma allora era ancora troppo presto per arrivare.
Più il tempo passava e più i miei fantastici genitori crescevano in beltà e sentimento, cullando l’idea di una vita insieme e forse di una figlia, chissà dicevano loro guardandosi, se sarà proprio così!
Poi il bambino nasce nel cuore dei genitori
Di certo la mia mamma mi percepiva in cuor suo; si sa che le mamme sentono un po’ di più, diciamocelo 🙂
Oh ma era ancora presto per bussare alla loro porta, tra l’altro il mio papà forse neanche mi voleva ancora; credo proprio che lui si sentisse trattenuto dalla sua immagine che poco gli garbava, forse per qualcosa che gli avevano fatto da piccolo, chi lo sa, di sicuro era già molto occupato a barcamenarsi con il mio fratellone.
La mia mamma però, oh la mia mamma, il cui cuore si gonfiava di gioia e d’amore ogni volta che guardava le stelle! La vedevo, potevo toccarla con la mano, se solo lei mi avesse vista: ero piena di Luce e ardevo dal desiderio di incarnarmi in lei. Lei, la mamma più bella del mondo, un giorno sarebbe stata la mia guida sulla terra. Nessuno sa che l’Anima di un bimbo arde di passione al pensiero della sua mamma e della forza incontrastata del suo papà? Oh sì, certo che è così, è il destino di tutti i bimbi che arrivano sulla terra! Poter godere di quella speciale forma d’amore, unica ed irripetibile di cui abbiamo bisogno per diventare sempre più luminosi.
Poi il bambino si forma e nasce nel grembo materno
La serata era quella giusta, il cielo era pieno di stelle e tutt’intorno un calore accogliente, rassicurante. La mia mamma era così forte e piena d’amore tanto da avvolgere anche il mio papà.
Per la cronaca lui è sempre stato un tantino coriaceo e quindi, lanciandosi con coraggio in un salto che secondo me neanche vedeva il fondo, ha lasciato che il suo prezioso seme raggiungesse quella Luce così inebriante, superando ogni ostacolo con forza e determinazione. Che regalo immenso che mi ha fatto, finalmente ero pronta per attraversare l’Universo e iniziare un percorso così fantastico sulla Terra…..ehmmm, arrivarci nove mesi dopo non è stato così facile eh, intendiamoci, ma ce l’ho fatta perché la mia mamma è stata forte e si è accollata il peso maggiore della storia, sono nata con un cesareo!
Poi il bambino deve abituarsi al nuovo mondo terreno
Sono stata molto bene nella pancia della mia mamma, lei danzava, cantava, rideva e sorrideva per me e con me; auguro a tutti i miei amici di vivere questa favola con la loro mamma. Ogni tanto la sentivo triste però, il mio papà aveva tanta paura di non essere all’altezza e per ciò non poteva starle molto vicino. Ma tranquilli, io lo sapevo e ho pazientato, prima o poi mi avrebbe preso fra le sue braccia.
Al mio arrivo avevo un trilione di cose da raccontare alla mia mamma, lei in principio faticava a capirmi, si beh io non è che parlassi un italiano forbito, ma lei non s’arrese: ci sarà pur qualcuno in grado di capire il linguaggio dei neonati, pensò fra sé!
Così con calma, pazienza e fiducia nel fatto che nulla accade mai per caso, lei si prese cura di me affidandosi un po’ al suo intuito infallibile e un po’ ad esperti neonatali, che l’aiutarono nella comprensione dei miei pianti e del mio linguaggio corporeo.
E’ grazie a lei se ho potuto integrare le mie fatiche del parto, anzi le abbiamo integrate insieme; io ho potuto dirle fin da subito “mamma come si vive qui sulla terra, come si entra in relazione, insegnamelo perché io da sola non ce la faccio, dimmi cos’è quella paura folle che ho provato quando due mani mi hanno presa e tirato fuori da te, quella luce così forte, quei rumori assordanti e tu che non c’eri più”.
Tu soffrivi quanto me ma in quel momento non potevo saperlo perché incarnandomi avevo perso quel senso di leggerezza di quando ero Luce pura. Poi dopo tante ore mi hanno riportata da te ed è tornato il sole!
Poi il bambino vorrebbe dire qualcosa…
Io sono Luce di Stelle, sono una bambina felice, sento che la mia Anima arde al contatto con la mia mamma e vorrei anche il mio papà, ma capisco bene che ogni bimbo che nasce porta con sé una lezione, a volte difficile da accogliere per voi genitori.
Vorrei dire ai dottori e a tutti coloro che ci accudiscono di essere gentili, di non fare troppo rumore e di muoversi lentamente intorno a noi, perché siamo appena entrati nel mondo denso e fa molto male, voi non lo sapete perché non ve lo ricordate.
Non prendeteci in giro quando nasciamo con il visino un po’ stropicciato perché a volte facciamo conoscenza con il terrore di non farcela, con la frustrazione per non aver potuto partecipare attivamente alla nostra nascita, con penuria di ossigeno e con la sensazione di smarrimento. Il famoso bonding per noi significa ritornare alla vita, la vernice caseosa non ci da fastidio, forse da fastidio a voi. Il nostro cordone ombelicale è nostro, non troncatelo come fosse spazzatura perché ci ha nutriti, ci ha fatto conoscere il sapore della mamma e ci passa cellule staminali e ossigeno finché smette di pulsare!
Impegnatevi tutti per regalarci un buon inizio di vita, noi bambini siamo molto generosi e in cambio vi forniremo gli strumenti per crescere.
Grazie. Con amore, Luce di Stelle.